martedì 25 marzo 2008

Ricordo...

26 marzo.

Neppure il tempo riuscirà a distogliere il pensiero di quel giorno. Dopo una serata fantastica, una tragica nottata......tutto il resto era nulla ormai.

Ti ricordo con affetto

lunedì 17 marzo 2008

TIBET LIBERO!!!!!

solidali al TIBET!!!! come al solito le promesse del PALAZZO sono sempre disattese. Il CONI è diventata una pattumiera. Siamo nel 2008 è tutto ciò non è BOICOTTIAMO LE OLIMPIADI.

giovedì 13 marzo 2008

Miniscule

Che figata......

martedì 4 marzo 2008

In memoria dei caduti sul lavoro

ECCO UN PAIO DI STORIE CHE TI LASCIANO SENZA PAROLE.

LO SFOGO E LA RABBIA CHE SI HA DENTRO TI CORRODE..... LAVORARE IN QUESTE CONDIZIONI PIETOSE ED ESSERE RIDOTTI AD UNA VITA ASSOLUTAMENTE INGIUSTA , DIFENDERE LA PATRIA E NON ESSERE RICONOSCIUTO DALLA TUA PATRIA!!!!! POLITICA INESISTENTE. POLITICA SOLIDALE SOLO NEL GIORNO DOPO. POLITICA INCAPACE. POLITICA INCIVILE.


"Quando un operaio muore è una tragedia.
Quando invece non muore può restare invalido.
Un mio amico, 27 anni, uno splendido ragazzo, bravo e sempre contento,
fidanzato, si era comprato la casa e stava pagando il mutuo.

E' caduto da un ponteggio alto 6 metri perchè gli è piombato addosso un ferro mal agganciato.
Si è rotto la spina dorsale.
Adesso è paralizzato, morto, dalla vita in giù.
Si sposta su una carrozzella, col sacchetto del catetere appeso.
La sua ragazza non lo ha lasciato malgrado non sia più possibile niente: niente sesso, niente figli.
Hanno dovuto cambiare casa e trovarne una al piano terra.
Al mare solo dove ci sono le attrezzature per gli invalidi.
Le attrezzature per gli invalidi sono minime in città quindi diventa un problema anche andare al cinema o in pizzeria.

Mi fermo.
Era solo per dire che in questi casi, per chi c'è dentro, non è facile scegliere la vita.
Ma loro sono due ragazzi coraggiosi."

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"Mio padre mori` nel 1968,non ebbe la gioia di poter vedere il suo primo nipotino,nato 6 mesi dopo.

Mio Padre, lavorava all'arsenale militare dello stato,come capo operaio nel reparto coibentisti.

Dopo decenni di inalazione di polvere di amianto
e polvere di lana di vetro,sviluppo cancro ai polmoni,ne segui una lenta,lunga sofferenza che non trovo le parole adatte per poterla descrivere.
Non la auguro al mio peggiore nemico.

Dopo la sua morte,il governo italiano,anche con verbali medici inconfutibili,rigetto la domanda di ricompensa che mia madre presento`.
Gli fu` assegnata soltanto una misera pensione,che senza l'aiuto di mio fratello ed il mio,non le avrebbe consentito di poter vivere.

Mia madre mori` di crepacuore per la perdita di mio padre 5 anni dopo.

Dopo 40 anni,mio fratello ed io,sentiamo ancora
la mancanza dell'affetto dei nostri genitori!!
Salvatore Giuliano."